Musica e danza nella cultura ebraica – Chiara Gelmetti

La musica e la danza nella cultura ebraica

 

E il nome del suo fratello era Jubal, che fu il padre di tutti quelli che suonano la cetra ed il flauto.
(Genesi, 4, 21)

 Che ammirate nella Sulammita
durante la danza a due schiere?
Come sono belli i tuoi piedi nei sandali, figlia di principe![1]

La musica e la danza, in una cultura dove la dimensione unitaria corpo e spirito è caratterizzante, hanno da sempre accompagnato i momenti salienti della tradizione religiosa ebraica (che è strettamente interconnessa alla vita pratica, anzi la istruisce) e numerosi sono gli accenni biblici alla musica e danza a sottolineare gioia, vittoria, lode, a enfatizzare una dimensione liturgica e di festa, ed anche i momenti di trance estatica profetica erano spesso indotti da pratiche musicali-coreutiche: «come tu entrerai nella città, tu scontrerai una schiera di profeti, che scenderanno giù dall’alto luogo, i quali avranno davanti a sé de’ salteri, de’ tamburi, de’ flauti e delle cetere; e profetizzeranno.» (I Samuele, 10, 5-6) ed anche in Esodo 20: «allora Maria, la profetessa, sorella di Aronne, prese in mano un timpano: dietro a lei uscirono le donne con i timpani, formando cori di danze.»

[1] Cantico dei Cantici, (apocrifo di Salomone), Milano, La Vita Felice, 2007, p.51

Ecco l’articolo di Chiara Gelmetti che potete scaricare qui sotto.

La musica e la danza nella cultura ebraica