Equinozio di Primavera

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L’Equinozio di Primavera si verifica nella notte tra il 19 e il 20 marzo – alle ore 04 e 50 minuti. Con la nuova stagione la durata del giorno supererà quella della notte e i punti in cui il Sole sorge e tramonta si sposteranno verso Nord, dopo aver superato rispettivamente l’Est e l’Ovest esatto.

Il primo evento astronomico della Primavera 2020 è la congiunzione tra due pianeti, Marte e Giove :
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Poco prima del sorgere del Sole del 20 marzo Marte e Giove si troveranno nella costellazione del Sagittario alla loro minima distanza angolare. Come nei giorni precedenti potremo osservarli tra le prime luci dell’alba sull’orizzonte orientale, seguiti da Saturno e dal sottile falcetto di Luna calante.

Il 20 marzo è scattato l’appuntamento con l’equinozio di primavera, che dal punto di vista astronomico segna la fine dell’inverno e l’inizio della stagione primaverile nell’emisfero boreale, ossia la metà superiore del globo.

Perché allora siamo abituati a pensare al 21 marzo? È la data convenzionale dell’equinozio che fu decisa nel Concilio di Nicea del 325 per calcolare la Pasqua cristiana, e dalla quale partì l’ultima sistemazione del calendario – noto come calendario gregoriano – nel 1582, calendario che utilizziamo ancora oggi.

Ma tale sistemazione non è ancora perfetta. Il nostro calendario misura 365 giorni per un anno, cioè circa un quarto di giro in meno di quanti la Terra ne compia su se stessa durante una rivoluzione completa attorno al Sole – una rivoluzione terrestre è compiuta in 365 giorni 5 ore 48 minuti 49 secondi.

Quindi accumuliamo ritardo per 3 anni e poi recuperiamo tutto aggiungendo 1 giorno ogni 4 anni (anno bisestile), purché il quarto anno sia divisibile per 4 e, se l’anno è secolare, lo sia anche per 400: così l’anno 1600 ed il 2000 sono stati bisestili, mentre non lo sono stati 1700, 1800 e 1900.

L’equinozio è il momento del moto di rivoluzione della Terra in cui il Sole si trova allo zenit dell’equatore. Questo significa che un ipotetico osservatore posizionato in un punto specifico sull’equatore vedrebbe il sole esattamente sopra la propria testa. Per definizione l’equinozio di primavera corrisponde a un istante esatto della giornata: quest’anno l’ora “X” è arrivata per la precisione alle ore 3:50 italiane.

L’equinozio è un evento astronomico che cade due volte all’anno, a marzo e a settembre (equinozio d’autunno). In entrambe le occasioni il giorno risulta equamente diviso in 12 ore di luce e 12 ore di buio: non a caso la parola latina aequinoctium deriva a sua volta dalla locuzione “aequa nox”, cioè “notte uguale”. In realtà la scienza ci insegna che la divisione non è così netta, e una piccola differenza (nell’ordine dei minuti) c’è comunque, a causa, tra le altre cose, del fenomeno della rifrazione atmosferica della luce solare.

Risultato immagini per equinozio

Equinozio con l’eclissi

Non accadeva da 100 anni e per vedere di nuovo il Sole oscurarsi il giorno dell’Equinozio di Primavera ne dovranno passare altri 100. Una coincidenza simile avverrà nel 2038, quando il Sole sarà oscurato in coincidenza con il solstizio d’Estate. Nell’immagine, composta dai ricercatori dell’Osservatorio di Capodimonte, una suggestiva ‘visione d’insieme’ delle fasi principali del suggestivo evento astronomico e un video con un timelapse dell’eclisse realizzato per voi da Media Inaf.